Alla conquista del cielo, Marzo - Agosto 2007

20.07.2010 16:44

La capacità di librarsi in aria era stata raggiunta già oltre 350 milioni di anni fa da insetti con ali grandi fino ad un metro e poi, circa 200 milioni di anni fa, da rettili alati, alcuni dei quali superavano i 17 metri di apertura alare, questi conquistarono il cielo molto tempo prima dei minuscoli uccelli primitivi.

Il fatto che anche alcuni dinosauri, lunghi più di 8 metri, avessero già 200 Milioni di anni fa caratteristiche da uccello, alcuni di loro presentavano sgargianti livree al pari degli uccelli attuali, si è scoperto solo in questi ultimi anni. 

 

Le più recenti scoperte paleontologiche hanno sconvolto quelle che fino a 10 anni fa parevano certezze.

In questa mostra saranno esposti i protagonisti dell’incredibile storia dell’evoluzione del volo animale. Reperti spettacolari consentiranno al visitatore di effettuare un fantastico “volo” nel passato, attraverso immagini e splendidi disegni artistici.

Saranno esposti, fra gli altri, gli scheletri di un Allosaurus lungo otto metri e alto più di tre, proveniente dal Montana (USA), di un Oviraptor dalla Mongolia, con le sue uova fossilizzate sotto una tempesta di sabbia e il fossile di Sinosauripteryx, l’anello di congiunzione tra dinosauri e uccelli.

Si potranno ammirare i fossili dell’Archeopteryx, il più antico uccello che abitava le pianure della Germania oltre 200 Milioni di anni fa e del Confuciusornis, che volava nelle foreste della Cina circa 120 Milioni di anni fa.

Colpiremo la fantasia con l’Aepyornis, il fossile di un terribile uccello alto più di tre metri (chiamato l’uccello elefante), abitante le pianure del Madagascar per diversi milioni di anni, fino alla sua estinzione causata dai colonizzatori europei intorno al 1600 d.C..

Tra gli insetti fossili spiccheranno una enorme libellula del genere Meganeura, vissuta nelle foreste europee oltre 350 Milioni di anni fa; diversi ditteri in ambra del Baltico, e numerosi coleotteri cinesi e brasiliani del periodo Cretacico.

La parte più importante sarà ovviamente occupata dagli pterodattili giganti, che sottoforma di draghi volanti, hanno lasciato tracce indelebili nel mito e nelle fantasie umane.

Saranno esposti alcuni di questi rettili vissuti in Sud America circa 100 - 120 Milioni di anni fa: il grande Ananguera (diavolo volante in dialetto Tupi), con apertura alare di oltre 4 metri, il Tupuxuara e il piccolo (si fa per dire, dati i suoi 2,50 metri) Tapexara. Per mostrare come dovevano essere fatti questi mostri volanti preistorici, sarà esposto un modello di Tropeognathus con apertura alare di circa quattro metri, e numerosissime illustrazioni a colori eseguite da artisti sardi.

Il percorso della mostra si concluderà con il prodotto finale dell’evoluzione: gli insetti e gli uccelli attuali.

All’interno delle ricostruzioni semplificate di ambienti come la savana e la foresta pluviale tropicale, saranno in bella mostra mostruosi insetti giganti come le farfalle più grandi al mondo, libellule e coleotteri lunghi fino a 20 centimetri.

Vi meraviglieranno anche variopinti e rari uccelli esotici come le coloratissime are della foresta Amazzonica, immersi nel loro lussureggiante habitat, dove costituiscono la più vasta biodiversità del mondo..

Infine si apprenderanno attraverso disegni e testi i meccanismi del volo, che fanno degli insetti, degli uccelli, dei pipistrelli e degli estinti pterosauri, le meravigliose e perfette macchine volanti che hanno fatto sognare generazioni di uomini come il geniale Leonardo da Vinci; fatto nascere miti come quello di Icaro e coniato immagini sacre come quelle degli angeli e dei demoni.

 

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